“Ah, si balli il liscio!”
Quante volte i competitori delle Danze Standard si sono trovati davanti a questa affermazione detta dalle persone che non sono del settore? Inizialmente si prova a spiegare al differenza, ma dopo anni di tentativi vani, che hanno portato a varie crisi nervose, si risponde semplicemente: “sì, tipo il liscio”.
Chiariamo oggi le differenze:
LISCIO UNIFICATO E BALLO DA SALA
Questa categoria di balli riconosciuta in Italia come “Danze Nazionali”, è stata codificata dall’A.N.M.B., che ne ha creato testi e regolamenti.
Sono sviluppati solamente nel territorio Italiano e non vi sono competizioni internazionali.
Il liscio unificato è una tipologia di ballo liscio con cui in Italia si indicano tre balli tradizionali che hanno conosciuto grande popolarità nel XIX secolo: la mazurca, il valzer viennese e la polka, tre danze tipiche soprattutto in Emilia Romagna.
Da un punto di vista pratico non esiste però un solo liscio. Tra gli altri c’è anche il “liscio unificato“, che si balla allo stesso modo, dal Piemonte alla Sicilia.
Il ballo da sala comprende tre tipi di ballo di coppia adatti, appunto, ad essere ballati in sala da ballo. È una disciplina nata in Italia dall’A.N.M.B. (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) e riconosciuta solo in Italia. I tre balli di questa disciplina sono:
Valzer lento, Tango, Fox trot.
Nel corso degli anni, nelle figure consentite di ballo da sala, sono state inserite un numero di amalgamazioni appartenenti alle danze standard, cosi come successo anche, in maniera meno incisiva, nel liscio unificato.
Danze Standard
Nascono in Inghilterra, con la contaminazione di vari stili internazionali, sono riconosciute a livello mondiale, e con molte probabilità diventeranno disciplina olimpica.
Un repertorio di alto profilo che all’attività agonistica.
Il Valzer ha avuto una diffusione prepotente, soprattutto grazie a Johann Strauss, che segnò una linea di discontinuità con lo stile classico di Beethoven e Schubert. Ed è a Vienna che questa danza conosce (alla corte di Maria Antonietta) la sua massima evoluzione fino al punto di conquistarne il titolo identitario di valzer viennese. Ed eccoci allo Slow Fox che sostituisce con movimenti morbidi i salti, le piroette e in generale i movimenti bruschi. Del Tango e della sua “universalità” c’è poco da dire. Una danza che nasce tra i ritmi sudamericani che miscelano influenze culturali che vanno da Cuba, all’Africa, all’Europa. Chiude le danze standard il Quickstep, una splendida miscela di Charleston, One step, Peabody e Foxtrot.
Sia le Danze Nazionali che le Danze Standard hanno un settore agonistico diviso in classi, in base all’esperienza degli atleti.
La differenza maggiore consiste nel fatto che nella classe più alta delle Danze Standard non ci siano limiti di passi prestabilti, quindi gli atleti sono liberi di esprimersi con stile e creatività, cosa che non avviene nelle Danze Nazionali.
Un’idea comune nel nostro territorio è che non si possa iniziare a ballare lo Standard se prima non si hanno basi di liscio e ballo da sala. Questo, tuttavia, non è cosi vero, poiché i passi base delle danze internazionali, sono altrettanto semplici e permettono a chiunque di iniziare un percorso di apprendimento in totale divertimento.